Questo tipo di centrale elettrica utilizza dei moduli fotovoltaici per convertire direttamente la luce solare in energia elettrica tramite l’effetto fotovoltaico, quindi è differente dalla maggior parte delle centrali perché non utilizza il gruppo turbina-alternatore.
Può avere un’efficienza compresa tra il 10 e il 15% a seconda delle caratteristiche tecniche dei componenti utilizzati, soprattutto dei moduli. I moduli con altissima efficienza tuttavia non vengono normalmente utilizzati in strutture estese come quelle di una centrale per via del loro elevato costo. In Italia le centrali fotovoltaiche sono regolamentate dal Decreto attuativo n. 181 del 5 agosto 2005, noto anche come Conto energia.
Indipendentemente da questa normativa, alcuni interventi a fondo perduto vengono saltuariamente deliberati dalle istituzioni. Tra questi il più recente è stato il bando per le Piccole e Medie Imprese per la promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e/o termica, emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare congiuntamente con Medio Credito Centrale S.p.A. e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2007.
La Spagna e la Germania hanno posizioni leader nella costruzione di questo tipo di centrali: tra le 50 più grandi del mondo, ben 45 si trovano in questi due paesi che hanno fatto gli investimenti maggiori in questo tipo di tecnologia.
L’energia solare ha dei grandi vantaggi infatti essa è inesauribile, non inquinante ed è disponibile in enormi quantità.
Il beneficio più grande per noi e per l’ambiente è la mancata emissione di anidride carbonica per la produzione di energia elettrica.
La tecnologia del fotovoltaico non ha bisogno di aree dedicate, in quanto sfrutta spazi che altrimenti rimarrebbero inutilizzati. (Ad esempio tetti, pensiline, facciate di edifici e aree abbandonate).
Tuttavia ci sono ancora grandi difficoltà per l’utilizzo dell’energia solare:
Questi apparecchi all’inizio erano molto costosi, e questo rendeva il loro utilizzo meno conveniente delle fonti di energia tradizionali.
Negli anni recenti il loro costo è sceso anche per merito di numerosi progetti di finanziamento.
Gli impianti fotovoltaici si dividono in due categorie:
Inoltre gli impianti fotovoltaici sono classificati anche per le loro dimensioni:
Building Integrate PhotoVoltaics.
I bipv acronimo di Building Integrated PhotoVoltaics, sono sistemi fotovoltaici progettati fin dall’inizio come parti degli edifici e quindi i moduli fotovoltaici vengono posizionati all’interno dell’edificio che li accoglie.
Le tecniche usate sono ad esempio:
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