Nova Aeg al fianco dei propri clienti

Il Direttore Generale Marco Sola Titetto: «Sempre più importante scegliere un fornitore il più solido possibile e che offra condizioni chiare e trasparenti»
Il freddo è alle porte e, mai come quest’anno, l’attesa dell’accensione del riscaldamento si accompagna alla preoccupazione del consumatore di come i consumi energetici del prossimo autunno-inverno si tradurranno in rincari per la sua bolletta. Negli ultimi mesi, i mercati energetici hanno registrato rialzi mai visti. Un dato per tutti: il Prezzo Unico Nazionale della Borsa elettrica italiana, pubblicato dal GME, è passato, in appena dodici mesi, da 112,40 €/ MWh (media di agosto 2021) a 543,15 €/MWh (media di agosto 2022), arrivando in alcune ore a segnare anche un picco massimo di 870 €/MWh. I primi ad aver visto tradotti in bolletta gli effetti di questa corsa rialzista sono stati i clienti finali che hanno stipulato un contratto a prezzo indicizzato. Oltre all’utente finale, anche le società di vendita di energia elettrica e gas naturale senza centrali di produzione o capacità estrattive, come Nova Aeg, si stanno misurando con gli effetti rilevanti generati da questo scenario, lavorando al loro meglio per continuare a garantire la fornitura del servizio al cliente finale. La corsa al rialzo delle quotazioni della materia prima energetica ha infatti notevoli ripercussioni in termini di incidenza dei costi sull’operatività aziendale, poiché determina una crescente esposizione finanziaria dovuta a un aumento del fatturato a parità dei volumi venduti e l’aumento di una serie di costi ricompresi nei prezzi che Nova Aeg non riaddebita ai clienti. «Stiamo vivendo una situazione di mercato senza precedenti – commenta Marco Sola Titetto, Direttore Generale Nova Aeg – nella quale gli operatori che, come noi, applicano un approccio “industriale” all‘attività, stanno condividendo con i clienti gli effetti di questa crisi epocale. Stiamo infatti attraversando un cambiamento del mix di approvvigionamento energetico a livello europeo che avrà un grande impatto sui prezzi. Ma molto dipenderà dal clima: se avremo un finale di inverno rigido le misure messe in campo sino ad ora potrebbero non bastare. Nell’immediato, per i consumatori, l’unica strada sarà seguire le indicazioni per il risparmio energetico. E sarà sempre più importante scegliere un fornitore che sia il più solido possibile e che offra condizioni di fornitura chiare e trasparenti, altrimenti si rischia di aggiungere problema a problema».